QUADERNO 21

Lombardia in movimento

“Gli intensi processi di cambiamento in atto nel mondo e nel nostro Paese creano turbamento, incertezze, paure diffuse, anche in Lombardia. Ma anche nuove speranze e nuovi impegni. È necessario un serio sforzo collettivo per elaborare un nuovo pensiero e nuove strategie, capaci di mettere la Lombardia in movimento, lungo un sentiero di corretto, solido e aggiornato sviluppo, una nuova fase di “incivilimento”, come dicevano i grandi illuministi lombardi.

Un periodo si è chiuso: quello di una Lombardia ricca e dispensatrice di utilità, alimentate, in parte, da denaro pubblico. La Lombardia deve ritornare ad essere, come è stata nei sui momenti migliori, produttrice di nuova ricchezza che deriva dal buon lavoro, dall’innovazione, dall’intelligenza, dalla creatività, dal pensiero perché, come scrisse un grandissimo lombardo, Carlo Cattaneo: “Chiuso il circolo delle idee si chiude il circolo della ricchezza”. La Lombardia ha tutte le risorse per dare il via a questo nuovo ciclo, nella consapevolezza di essere una delle regioni più forti d’Europa, non solo economicamente, ma come esperienza, storia, popolazione.

Questa evoluzione si pone in una delicatissima fase istituzionale. Il tradimento del “federalismo” da parte della Lega e di altri e il gravissimo malcostume inseritosi negli enti locali, soprattutto regionali, sta portando, per reazione, ad un nuovo centralismo, altrettanto affrettato, pericoloso e confuso del “federalismo” da operetta della Lega. Ma la domanda di una struttura statuale, articolata, con perno sulle grandi città e sui Comuni, resta ineludibile, per tutto il Paese e soprattutto per la Lombardia. La domanda di una nuova, responsabile, controllata autonomia locale resta aperta e non soddisfatta. Il popolo lombardo deve adoperarsi per curare questa grave dissociazione che si va creando tra centralismo velleitario ed impotente e domanda e necessità di autogestione locale. Ai malfattori delle regioni si deve rispondere non con più centralismo ma con assetti locali più forti, consapevoli, responsabili e controllati.”

Questa la presentazione del ciclo di 4 incontri “Lombardia in Movimento” organizzato dalla Fondazione Ambrosianeum – in particolare il comitato promotore costituito da Fiorello Cortiana, Marco Garzonio, Carlo Montalbetti, Marco Vitale – tra dicembre 2012 e gennaio 2013 con la partecipazione della Fondazione Cariplo e il coinvolgimento del Circolo de Amicis di Milano e di alcune delle Fondazioni più significative della regione. Tra queste anche la nostra, che ha collaborato organizzativamente con la trascrizione degli atti e con questa pubblicazione. Al primo convegno ha partecipato la nostra presidente Pia Locatelli con un intervento sul tema delle politiche regionali europee. Le altre Fondazioni sono: Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, Fondazione Giandomenico Romagnosi di Pavia, Fondazione Luigi Bombardieri di Sondrio. Hanno collaborato all’iniziativa anche il Coordinamento Comitati Milanesi e la FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Ita- liana) di Milano.

La Fondazione Ambrosianeum ha pubblicato sul suo sito (http://www. ambrosianeum.org) la registrazione degli incontri, i cui atti usciranno a breve nella collana delle Edizioni Ambrosianeum, ha inoltre accolto la nostra richiesta di pubblicare sui Quaderni della Fondazione A.J. Zaninoni un’ampia sintesi degli interventi che abbiamo ritenuto più significativi e che trovate su questo numero.

Va ricordato che l’ideazione e la progettazione del ciclo sono avvenute prima della crisi della Regione e ovviamente prima delle elezioni regionali.

Paolo Crivelli
Direttore della Fondazione

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“Gli intensi processi di cambiamento in atto nel mondo e nel nostro Paese creano turbamento, incertezze, paure diffuse, anche in Lombardia. Ma anche nuove speranze e nuovi impegni. È necessario un serio sforzo collettivo per elaborare un nuovo pensiero e nuove strategie, capaci di mettere la Lombardia in movimento, lungo un sentiero di corretto, solido e aggiornato sviluppo, una nuova fase di “incivilimento”, come dicevano i grandi illuministi lombardi.

Un periodo si è chiuso: quello di una Lombardia ricca e dispensatrice di utilità, alimentate, in parte, da denaro pubblico. La Lombardia deve ritornare ad essere, come è stata nei sui momenti migliori, produttrice di nuova ricchezza che deriva dal buon lavoro, dall’innovazione, dall’intelligenza, dalla creatività, dal pensiero perché, come scrisse un grandissimo lombardo, Carlo Cattaneo: “Chiuso il circolo delle idee si chiude il circolo della ricchezza”. La Lombardia ha tutte le risorse per dare il via a questo nuovo ciclo, nella consapevolezza di essere una delle regioni più forti d’Europa, non solo economicamente, ma come esperienza, storia, popolazione.

Questa evoluzione si pone in una delicatissima fase istituzionale. Il tradimento del “federalismo” da parte della Lega e di altri e il gravissimo malcostume inseritosi negli enti locali, soprattutto regionali, sta portando, per reazione, ad un nuovo centralismo, altrettanto affrettato, pericoloso e confuso del “federalismo” da operetta della Lega. Ma la domanda di una struttura statuale, articolata, con perno sulle grandi città e sui Comuni, resta ineludibile, per tutto il Paese e soprattutto per la Lombardia. La domanda di una nuova, responsabile, controllata autonomia locale resta aperta e non soddisfatta. Il popolo lombardo deve adoperarsi per curare questa grave dissociazione che si va creando tra centralismo velleitario ed impotente e domanda e necessità di autogestione locale. Ai malfattori delle regioni si deve rispondere non con più centralismo ma con assetti locali più forti, consapevoli, responsabili e controllati.”

Questa la presentazione del ciclo di 4 incontri “Lombardia in Movimento” organizzato dalla Fondazione Ambrosianeum – in particolare il comitato promotore costituito da Fiorello Cortiana, Marco Garzonio, Carlo Montalbetti, Marco Vitale – tra dicembre 2012 e gennaio 2013 con la partecipazione della Fondazione Cariplo e il coinvolgimento del Circolo de Amicis di Milano e di alcune delle Fondazioni più significative della regione. Tra queste anche la nostra, che ha collaborato organizzativamente con la trascrizione degli atti e con questa pubblicazione. Al primo convegno ha partecipato la nostra presidente Pia Locatelli con un intervento sul tema delle politiche regionali europee. Le altre Fondazioni sono: Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, Fondazione Giandomenico Romagnosi di Pavia, Fondazione Luigi Bombardieri di Sondrio. Hanno collaborato all’iniziativa anche il Coordinamento Comitati Milanesi e la FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Ita- liana) di Milano.

La Fondazione Ambrosianeum ha pubblicato sul suo sito (http://www. ambrosianeum.org) la registrazione degli incontri, i cui atti usciranno a breve nella collana delle Edizioni Ambrosianeum, ha inoltre accolto la nostra richiesta di pubblicare sui Quaderni della Fondazione A.J. Zaninoni un’ampia sintesi degli interventi che abbiamo ritenuto più significativi e che trovate su questo numero.

Va ricordato che l’ideazione e la progettazione del ciclo sono avvenute prima della crisi della Regione e ovviamente prima delle elezioni regionali.

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