L’Expo 2015 che sta per concludersi a Milano è stato un evento ricco di luci e alcune ombre: dalla felice intuizione di concorrere per l’assegnazione del BIE con un tema di grande significato “nutrire il pianeta, energia per la vita” agli esordi faticosi e alla corruzione, che non ha risparmiato nemmeno questo appuntamento, dall’aggiustamento in itinere alla corsa contro il tempo per terminare l’allestimento, dall’avvio stentato al grande successo di partecipazione negli ultimi mesi, dal consumismo agli approfondimenti su un tema cruciale per il futuro del mondo. Nei prossimi mesi assisteremo a bilanci ed analisi su cui sicuramente ci divideremo: è stato un successo? ha tenuto fede al tema? ha avuto ricadute positive per il Paese? quale futuro per le aree? Già ora lo spettro dei commenti va dall’entusiasmo alla stroncatura con tutte le possibili sfumature intermedie.
Al di là di quale sarà il bilancio finale, riteniamo che abbia indubbiamente rappresentato un appuntamento importante per l’Italia e la Fondazione A.J. Zaninoni ha voluto portare un suo contributo di riflessione allargando lo sguardo oltre il contingente per ripercorrere la storia delle esposizioni universali, con il convegno di cui pubblichiamo gli atti. Abbiamo invitato come relatrice una giovane storica del lavoro, Anna Pellegrino, che ha dedicato molte delle sue ricerche e delle sue pubblicazioni al tema delle esposizioni ed ha curato il convegno “Esposizioni universali in Europa. Attori, pubblici, memorie tra metropoli e colonie, 1851-1939” organizzato nel novembre 2014 dall’Università di Padova.
Paolo Crivelli
Direttore della Fondazione