Il 23 marzo 2013 la Fondazione Enaip Lombardia, le Acli provinciali e la Fondazione A.J. Zaninoni hanno ricordato Laura Baruffi, direttrice dei Centri di formazione professionale Enaip della provincia di Bergamo e componente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Zaninoni.
Laura Baruffi, mancata ad agosto 2012, è stata figura di riferimento a livello territoriale per l’importante impegno civile, sociale, sindacale e politico profuso a favore di tutta la comunità. È entrata in Enaip a 19 anni come insegnante, per poi diventare nel 1995 direttrice dei Centri di Bergamo e provincia; è stata consigliera comunale a Treviolo dal ‘75 al ‘94; iscritta al Partito socialista italiano per quasi quarant’anni; tesserata alla Cgil: in tutti questi ruoli, professionali o di volontariato, è stata stimata e benvoluta per la competenza, il rigore, l’eticità, mai disgiunti da umanità e attenzione per l’altro, tenendo sempre come bussola il principio di “far stare bene le persone”.
Laura, amica e consigliera preziosa per tanti di noi, ha continuato ad incontrarci nonostante la malattia la stesse consumando, generosa con tutti, generosa del suo tempo come sempre, fino all’ultimo, e fino all’ultimo ha mantenuto l’impegno, la professionalità e la competenza che aveva profuso per la costruzione di spazi e di opportunità di crescita dei giovani, dei lavoratori, delle donne del nostro territorio attraverso un’azione seria e costante di formazione, di emancipazione e consapevolezza.
Il seminario, di cui pubblichiamo gli atti in questo Quaderno, non si è limitato al ricordo ma è stato occasione per riflettere sull’impegno per la formazione professionale e le possibilità di emancipazione attraverso il lavoro, la dimensione sociale e politica, il sindacato, le pari opportunità, l’associazionismo, il volontariato.
Si tratta dei molteplici ambiti nei quali Laura ha profuso grande passione e competenza con un impegno costante che giustamente la città di Bergamo ha voluto sottolineare conferendole, nel dicembre 2012, la civica benemerenza alla memoria.
Riflettere su quanto lei ha fatto è un’opportunità per comprendere le sfide odierne e sviluppare proposte su cui lavorare domani nell’ambito della formazione e del lavoro.
Paolo Crivelli
Direttore della Fondazione