Dedicato alla città e alla provincia di Bergamo, al loro coraggio e al loro senso civico
Il secondo volume completa l’Edizione Celebrativa della Fondazione A.J. Zaninoni a venti anni dalla sua istituzione.
Protagonista è l’anno 2020, anno delle celebrazioni non compiute, anno sospeso, percorso da un’emergenza sanitaria globale che ha lasciato e lascerà tracce indelebili.
La pubblicazione si affianca alla narrazione della storia e delle attività della Fondazione, racchiuse nel primo volume, e cerca di dare parole e spunti di riflessione ad una esperienza dalle profonde implicazioni.
Dedicato alla città di Bergamo e a tutti i cittadini e le cittadine bergamasche, così duramente colpiti dall’epidemia di SARS-CoV-2 nella primavera del 2020 e diventati simbolo di un’Italia che lotta, il volume vuole offrire un contributo di osservazione e approfondimento sui nodi messi in luce dalla pandemia.
Uno scenario nel quale fondamentale è il ruolo della cultura come motore di nuovo pensiero e cambiamento, capace di produrre percorsi di senso e significato affinché la sofferenza patita non risulti vana.
Il libro, lavorato a “porte chiuse” durante il lockdown grazie alla generosa partecipazione a distanza di coloro che hanno aderito al progetto, si compone di tre sezioni: le riflessioni del Direttore Responsabile dei Quaderni della Fondazione attorno al tema della Resistenza; le parole delle Istituzioni nei contributi del Sindaco della città di Bergamo e del Rettore dell’Università degli studi di Bergamo; e ancora, gli stimoli di alcuni relatori e relatrici che hanno animato la vita della Fondazione nei suoi vent’anni di attività.
A fare da contrappunto alcune fotografie della città di Bergamo deserta, espressione e simbolo di un tempo sospeso.
La pubblicazione si chiude con il discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica in occasione della Cerimonia di Commemorazione dedicata alle vittime bergamasche del Covid-19, tenuta a Bergamo il 28 giugno 2020: un momento di grande commozione che ci accomuna nell’ideale di condivisione e solidarietà.
Presentazione
I vent’anni della Fondazione A.J. Zaninoni sono coincisi con l’anno della pandemia da Covid-19, la tragedia che ha segnato la città e la provincia di Bergamo in modo particolarmente intenso. Se le città di tutti o quasi i Paesi del mondo ne sono stati colpiti, Bergamo è la città al centro della provincia più provata, aggredita per prima in Europa e con particolare violenza. Questi tristi primati hanno fatto di Bergamo un simbolo della tragedia globale: le immagini dei camion militari carichi di bare l’hanno ben rappresentato, investendo l’immaginario nazionale ed internazionale.
Ma Bergamo non si è fermata né si è arresa: prima ad essere colpita dal virus, prima per numero di morti da Covid, prima nella capacità e rapidità di reazione. Alla violenza del virus Bergamo ha contrapposto coraggio, generosità, determinazione: una reazione energica, come ha detto il sindaco Gori, con il più esteso programma di sostegno alle imprese in una provincia a vocazione manifatturiera; un’Università che non ha mai interrotto l’attività introducendo da subito nuove modalità didattiche; un volontariato attento ed efficiente che ha mobilitato migliaia di persone; una dedizione mai sufficientemente raccontata del personale sanitario che ha pagato duramente, in alcuni casi anche con la vita, il contrasto alla pandemia.
Bergamo ha messo in campo una nuova Resistenza, come ha scritto in quei giorni il direttore dei nostri Quaderni, Augusto Benvenuto, in un articolo che riportiamo in apertura di questa pubblicazione. Non potevamo restare silenziosi, non esprimere ammirazione e profonda gratitudine di fronte all’altruismo e al coraggio di tanti uomini e tante donne che, rimasti ai loro posti in prima linea, hanno consentito a tutti e tutte noi di resistere al virus.
Abbiamo pensato di rendere tributo alla nostra coraggiosa provincia e al suo capoluogo dedicando loro il secondo volume dell’Edizione Celebrativa che accompagna e completa quello dedicato al racconto della nostra storia: vent’anni di attività sono una tappa importante nella vita di una Fondazione, un passaggio che nemmeno una tragedia come questa pandemia, può far passare sotto silenzio. Ma altrettanto non poteva essere ignorato il segno indelebile che la pandemia lascerà nella vita di Bergamo, nelle nostre vite.
A questo tema, il Covid, è quindi dedicato questo volume, dedicato all’anno della pandemia, un annus horribilis che allungherà le sue ombre anche nei mesi a venire nell’attesa e nella speranza che la scienza consegni presto al mondo il vaccino per debellare questo nemico impalpabile e ancora in larga parte sconosciuto.
Ne sono ancora una volta protagoniste le persone che hanno animato alcune delle nostre numerose iniziative, alle quali abbiamo chiesto di scrivere un contributo di riflessione sull’esperienza di questi tragici mesi e sulle conseguenze che la pandemia inevitabilmente produrrà.
Il volume raccoglie queste riflessioni: alcune di esse riprendono le tematiche affrontate nelle iniziative organizzate dalla Fondazione “attualizzandole” nel contesto della pandemia, altre propongono nuovi temi nati con o a causa della pandemia. Da altri autori abbiamo infine ricevuto la generosa messa a disposizione di intere loro pubblicazioni con libertà di riproduzione di parte di esse.
Questa seconda pubblicazione vuole esprimere quindi il grazie a Bergamo per la sua capacità di reagire alla pandemia con determinazione, coraggio, mantenendo la coesione sociale e il pieno rispetto di regole che pure hanno sconvolto le nostre vite: il grazie non solo della Fondazione A.J. Zaninoni, che in Bergamo ha la sua sede, ma di tutte le persone che hanno generosamente accettato di scrivere questo testo a più mani.
Pubblichiamo integralmente i contributi che ci sono pervenuti in questi mesi, a cavallo tra le due ondate della pandemia, e ringraziamo tutti e tutte coloro che hanno voluto offrici i loro interessanti stimoli di riflessione.
I testi sono accompagnati da immagini che raccontano il vuoto di Bergamo, che diviene simbolo del vuoto di tutti i luoghi colpiti dalla pandemia: chiunque, a qualsiasi latitudine, può riconoscersi.
Per gli scatti fotografici ringraziamo Officina della Comunicazione, che ha messo a disposizione le immagini realizzate da Rocco Fidanza e Matteo Zanardi per il progetto “Dentro le Mura”.
Abbiamo deciso di chiudere la pubblicazione con le parole alte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua venuta a Bergamo per la Cerimonia di Commemorazione delle vittime bergamasche del Covid-19 ma che ha raggiunto in un simbolico abbraccio tutte le famiglie italiane colpite dal virus.
Al Presidente Mattarella il nostro grazie riconoscente.
Pia Locatelli
Presidente della Fondazione